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La carrozzina per bebè di moda a Barcellona

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A Barcellona i primi tempi che giravo con la mia carrozzina mi accorgevo che la maggior parte delle mamme aveva la carrozzina con il simbolo di un cerchio. Personalmente non seguire le mode del momento, nel senso che mi piace crare il mio stile, distinguermi dalla massa, sono fatta così, ma il mio occhio notava spesso questo tondino che si riproponeva sopra il tettuccio delle carrozzine passeggiando per la città. Mia zia dall’America insieme alla sua famiglia come regalo per la nascita della mia prima bimba mi aveva regalato un tre pezzi (carrozzina, gruppo 0 per la macchina e passeggino). Mia zia me lo regalò della marca Be Cool; mio marito io ci siamo trovati molto bene. Ti consiglio di acquistare un tre pezzi o un due pezzi, perché in questo modo hai fatto un acquisto importante, che ti dura per un lungo periodo, senza doverci pensare più in là per il cambio dalla carrozzina al passeggino. Il nostro Be Cool aveva misure abbastanza comode per entrare in un ascensore nè troppo largo nè troppo stretto. Insomma ci convinse. Ogni volta però che salivo su un autobus e mi recavo nella zona adibita alle carrozzine notavo che su quattro carrozzine presenti due o tre erano della marca Bugaboo, ecco di nuovo che mi appariva quel tondino! Certo, c’è da dire che ogni volta che li vedevo con la cappotta di un colore differente, una volta rossa, poi gialla, poi azzurra, poi rosa, pensavo che la mia preferita era quella arancione, che me la sarei comprata di quel colore, se mai avessi ceduto alla tentazione. Andando avanti con i mesi, anche dalla pediatra cominciavo a notare questi tipi di passeggini, insomma Barcellona se era invasa! Un giorno, presa dalla curiosità, andai sul sito della Bugaboo. Perché a Barcellona la gran maggior parte delle mamme usa questa marca? Detto, fatto. Ecco le caratteristiche evidenziate in una recensione che ho letto

” La seduta è sia regolabile che reversibile, pertanto è possibile consentire al bambino di guardare il genitore, oppure la strada di fronte a sè.
Il manubrio è estensibile in modo da adattarsi all’altezza di ogni genitore durante le passeggiate.
La navicella da utilizzare a partire dalla nascita, è robusta e di facile inserimento grazie agli adattatori “click and go”,
passando poi alla seduta quando il bimbo diventa più grandicello.
Grazie alle grosse ruote posteriori e a quelle anteriori dotate di ammortizzatori, la spinta risulta davvero molto fluida sia su asfalto che su terreni sconnessi come ad esempio sul prato o su un pavè. Se si è invece su superfici ancora più proibitive come ad esempio su sabbia o sulla neve, basterà ivertire la posizione del
manubrio e posizionare le due ruote più grandi anteriormente, oppure spingendo direttamente il passeggino solo sulle due ruote grandi, ma in quet’ultimo caso andranno rimosse le ruote piccole e ripiegato il telaio (per fare un esempio pratico, in questa modalità, sarà all’incirca come spingere una carriola ma con il viso del bimbo di fronte al genitore).
Oltre al peso limitato di soli 9,6 Kg., la possibilità di sganciare velocemente la seduta o il passeggino dalla struttura
principale e ripiegare entrambi i pezzi compattandone le dimensioni, agevola moltissimo la stiva dentro il bagagliaio della macchina o dentro un’anta dell’armadio di casa.”

A questo punto mi veniva voglia di provarla, ma ormai i tre mesi della carrozzina erano passati, avevo usato la mia della Be Cool, mi ero trovata molto bene. Adesso dovevo passare al passeggino. Quale avrei scelto? Il mio Be Cool. Quale avrei visto in giro? Un’altra marca che vi racconterò nel prossimo articolo.

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Chiara Elia

Nasco a Roma il 18 gennaio 1980. Ho due bambini piccoli, una femmina e un maschio. Sono laureata in Sociologia indirizzo di Comunicazione e Mass Media (tesi di laurea in Sociologia della Famiglia). Ho pubblicato tre libri di poesie, due di favole e un romanzo. Vivo a Barcellona dal 2013. Parlo italiano, inglese, spagnolo e catalano. Ho studiato danza flamenca per più di dieci anni.

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