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Vivendo all’estero preferisco le videochiamate

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Nell’era digitale siamo portati sempre di più a cambiare i nostri modi di relazionarci con gli altri. Le frontiere delle nuove comunicazioni hanno donato a noi che abitiamo all’estero l’opportunità di essere connessi con i familiari ogni volta che vogliamo durante la giornata. Considerato che questi nuovi smartphone sono semplici da usare e intuitivi, la maggior parte dei nonni è motivata ad usarli. Da qui l’idea di videochiamarsi invece che telefonarsi. Vi consiglio questo approccio per i seguenti motivi. Da una parte i nonni vedono giornalmente come i nipoti crescano e dall’altra parte anche i nipotini sono contenti di conoscere attraverso una videochiamata i propri nonni, che altrimenti vedrebbero una volta tanto, magari dopo mesi. Certo, non è lo stesso, ma è qualcosa, qualcosa di più rispetto a una telefonata di qualche decennio fa. Adesso c’è una comunicazione più dinamica, alla portata di tutti. Questo discorso vale per i nonni, per gli zii, per i cugini, per gli amici che sono lontani da noi. Il modo che uso di più per comunicare è con il mio smartphone, con la videochiamata di Whatsapp. I miei figli si sentono coinvolti, per esempio mostrano ai nonni con facilità il disegno fatto, oppure raccontano un aneddoto successo durante la giornata, tutto mentre i nonni possono osservarne il sorriso in diretta. Insomma, i sistemi di comunicazione avanzano con la tecnologia e io, come laureata in “Sociologia delle Comunicazioni” ne sono affascinata e attratta. Certo, insegno ai miei figli che c’è distinzione tra finzione e realtà, che spesso ciò che appare nei video è finto, o meglio, costruito al computer; li alleno a capire la differenza tra la realtà digitale e quella che conosciamo con la nostra esperienza, che tocchiamo con mano. Mi rendo pure conto che i miei figli di quattro e due anni e mezzo siano ancora piccoli per capire a pieno cosa voglia dire realtà virtuale con annessi e connessi, ma già con piccoli esempi vorrei insegnargli a capire che ci sono delle differenze, che i computer, gli smatphone, i tablet, per esempio piattaforme come YouTube devono essere usati con moderazione, meglio se supervisati da un adulto, che insieme a loro veda e controlli il contenuto multimediale, per spiegarglielo e descriverglielo, per farglielo capire. Secondo me differenziare subito tra realtà e finzione è fondamentale per crescere i nostri figli nel XXI secolo. Penso che questo sia molto importante. Detto ciò, i nonni e gli zii sono contenti di continuare a ricevere foto e video dei nipoti e videochiamate in tempo reale sui propri smartphone facili da usare. Questa si chiama ubiquità. Nonni, se volete qualche esempio di smartphone facile da usare, ve ne lascio due esempi in questa pagina, un link qui sopra e uno qui sotto. Buone vidochiamate!

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Chiara Elia

Nasco a Roma il 18 gennaio 1980. Ho due bambini piccoli, una femmina e un maschio. Sono laureata in Sociologia indirizzo di Comunicazione e Mass Media (tesi di laurea in Sociologia della Famiglia). Ho pubblicato tre libri di poesie, due di favole e un romanzo. Vivo a Barcellona dal 2013. Parlo italiano, inglese, spagnolo e catalano. Ho studiato danza flamenca per più di dieci anni.

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2 Risposte

  1. Raffaele ha detto:

    Ciao Chiara grazie per il tuo interessantissimo blog.

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