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31 ottobre la Castagnata, tradizioni locali vs feste globali

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Il 31 ottobre in America si celebra Halloween, festa che esorcizza la paura, ci si maschera da mostri, ci divertono, la paura si volatizza per dare spazio al sorriso. Questa tradizione anglosassone ha preso piede sempre di più anche in altre parti del mondo. La globalizzazione inghiotte quelle che sono le tradizioni locali per dare spazio e potere a quelle trasnazionali. Da una parte il mondo si unisce sotto dei momenti di festa condivisa, dall’altra si perdono le tradizioni del posto. C’è da dire però che per i bambini ogni occasione è buona per fare festa, e credo ciò valga pure per i genitori. Anche a Barcellona ha preso piede Halloween, però è ancora più forte la loro festa tradizionale, detta in catalano Castanyada. A scuola i bambini celebrano la festa d’autunno vestiti da castagnari e castagnare, con un fazzoletto in testa e un sinale davanti. Le maestre chiedono la collaborazione ai genitori per tagliare le castagne da offrire poi alla festa a scuola nel pomeriggio del 31 ottobre. Di solito bisogna dare ai bambini dodici castagne con un taglio, da mangiare poi insieme al patio della scuola. Il numero dodici simboleggia il totale dei mesi dell’anno, mangiarne tutte i dodici porterà fortuna per tutto l’anno!

La Castagnara

Quello che cè di interessante è notare come sopravviva la festa catalana, quella locale, non cedendo alla più famosa, ma decontestualizzata festa di Halloween. Un altro aspetto tradizionale è l’abitudine di mangiare i tipici panallets. Questi dolcetti si vendono nel forni e in pasticceria, ma anche nei supermercati con qualità differente. Sono fatti di farina di mandorla o di cocco insieme ad altri sapori, come cioccolato, fragola, castagna. La forma dei panallets è piccola e rotonda. I più famosi sono piccole sfere interamente ricoperte da pinoli. In questo caso il prezzo varia, ma sono dolci abbastanza cari si parte da 19,90 euro al chilo fino ad arrivare ai 40 euro al chilo. Di solito quelli che costano di più sono quelli ai pinoli. Insomma dolci momenti da assaporare. La festa è garantita sia per i bambini che per gli adulti. A scuola di mia figlia avevano preparato anche un menù speciale per il giorno della Castagnata, zuppa di zucca e moniato (tipiche patate autunnali dolci e arancioni), costolette con salsa BBQ, patate e gelatina di fragola.

I Panallets

Dopo la scuola siamo stati al parco, dove c’èrano alcuni bambini vestiti da castagnari, poche bambine vestite da streghette. Il risultato è che la tradizione locale per ora vince su quella globale. Penso che sia importante trasmettere ai bambini la cultura del posto, ma credo che sia altrettanto utile fargli conoscere che nel mondo ci sono altre feste, che avanzano nel nostro territorio. Anche se non le condividiamo in pieno all’inizio, perché feste di un’altre nazioni, può comunque essere uno spunto per apprendere una cosa nuova, perlomeno arrivare alla loro conoscenza.

Bambina vestita da castagnara a scuola

La scuola di mia figlia rimarrà chiusa l’ 1 novembre perché festa di Tutti i Santi, ma anche lunedì 4 novembre, risultato quattro giorni di vacanza. A dir la verità non ho capito bene il perché, lo chiamavo “ponte”. Di sicuro è un motivo in più per restare tranquilli in famiglia, magari una buona occasione per partite, di sicuro per vivere insieme le attività con i bambini.

Buona festa a voi tutti!

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Chiara Elia

Nasco a Roma il 18 gennaio 1980. Ho due bambini piccoli, una femmina e un maschio. Sono laureata in Sociologia indirizzo di Comunicazione e Mass Media (tesi di laurea in Sociologia della Famiglia). Ho pubblicato tre libri di poesie, due di favole e un romanzo. Vivo a Barcellona dal 2013. Parlo italiano, inglese, spagnolo e catalano. Ho studiato danza flamenca per più di dieci anni.

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