Il Cagatió e il Caganer durante il Natale catalano
È interessante vedere come durante l’avvento natalizio le diverse culture si approccino al Natale. Questa festa che omaggia la nascita di Gesù Bambino, vede le sue origini nella tradizione pagana, consideriamo per esempio la festa della luce, la celebrazione del solstizio d’inverno e la fertilizzazione dei campi.

Al giorno d’oggi in Catalogna l’8 dicembre, oltre a fare l’abero di Natale, si va per boschi a cercare un tronco abbastanza consistente per farne il Cagatió. Anche noi ieri ci siamo incamminati tra gli alberi dietro la montagna di Barcellona e ci siamo messi alla ricerca. Proprio perché i miei figli sono bambini di genitori italiani, che vivono in Catalogna, penso debbano conoscere al meglio le tradizioni locali. La loro identità, come ho accennato già in altri articoli del blog, è doppia, perció noi genitori abbiamo il compito di parlargli delle tradizioni italiane e di quelle del posto dove crescono.

La parola Cagatió si rifà a una canzone della cultura popolare catalana che accompagna i bambini quando ricevoni i regali dal Tió la notte del 24 dicembre. Ora, gran parte di voi si starà chiedendo, perché la parola caga? Presto accontentati. La tradizione vuole che una volta che si abbia trovato nel bosco un tronco idoneo a farlo diventare el Cagatió, lo si addobbi con una coperta sulla schiena, gli si incolli davanti dei legnetti per fargli delle zampe, in modo da sorreggerne la parte anteriore e lasciare a terra quella posteriore, l’ipotetico sedere appunto. All’inizio quando ne conobbi l’esistenza ne rimasi sconcertata: perché insegnare e dare vita a un tronco che dall’8dicembre va alimentato con cibo, e che la notte del 24 dicembre sarà percosso con dei bastoni dai bambini, affinché esso defechi i regali? Sì, avete letto bene, defecare i regali, da qui il termine Cagatió. Partiamo dall’idea che le tradizioni non vadano giudicate, ma accettate e studiate alla luce della loro importanza socioantropologica, ma questa usanza mi sembra molto particolare, ecco. A scuola di mia figlia da oggi si comincia a esporre questa figura amata dai bambini, el Cagatió. Questo bastone lungo e largo ha il viso rotondo, dipinto con occhi e bocca sorridenti. Gli si darà da mangiare, avrà una coperta sulla schiena, in modo che non prenda freddo e, quando sarà il momento, sotto di essa i bambini troveranno all’inizio solo dolci, poi anche regali.

Anticamente questo tronco veniva bruciato per dare calore e luce durante l’inverno, tra l’altro le sue ceneri poi erano cosparse sui campi per renderli fertili. Oggi già non si arde più, ma la sua tradizione rimane gemellata con quella dell’albero di Natale, portatore anch’esso di tepore e calore familiare.
Riguardo alla canzone popolare catalana del Cagatió ce ne sono varie versioni, ma vi riporto quella più comune
Caga tió
amettles i torró
no caguis arengades
que són massa salades
caga torrons
que són més bons
Caga tió
amettles i torró
si no vols cagar
et donaré un cop de bastó
Caga tió!
El Caganer
Andando avanti con il raccontarvi queste tradizioni natalizie catalane, continuo riportandovi la figura del Caganer. Quanto sei diventata volgare oggi Chiara! Forse mi esclamerete così, ma credetemi non è mia intenzione essere volgare, il mio intento invece, come blogger italiana residente a Barcellona e laureata in Sociologia, è proprio quello di descrivere i fatti, e i fatti qui dicono che un paio di figure natalizie in Catalogna fanno la cacca durante il periodo di Natale. Mamma mia! Scusate, ma m’è partita anche a me l’esclamazione. Il Caganer è una statuina che raffigura un personaggio catalano, vestito con indumenti tradizionali e un berretto nero in testa. Con gli anni questa figura si è modernizzata fin tanto che al giorno d’oggi il Caganer ha le fattezze dei personaggi famosi e dei vip che si sono evidenziati durante l’anno, tutti a braghe calate, defecando. Ma che problemi hanno i catalani con la cacca, mi chiedo, questo proprio non lo so!? Va beh, continuiamo spiegando che questa figurina si mette nel presepe, spesso in un angolo nascosto, e va trovato, o meglio una persona invitata a casa, per esempio un parente, potrà divertirsi a cercarlo. Dove ti sarai ficcato mai o Caganer nel presepe a fare il tuo dovere? Lasciatelo stare rilassato, per favore, non disturbatelo… Questa tradizione del Caganer è riconosciuta dalla Chiesa, tanto che si dice che collocarlo nel presepe porti fortuna e allegria.

Che dire, ogni tradizione ha il suo lato spiritoso e serio, quello religioso e quello pagano. Questi due personaggi natalizi sono presi sul serio dai bambini e dagli adulti della Catalogna, perciò per favore abbiamone rispetto!

Prepariamoci all’Avvento come meglio vogliamo, rivorgendo al nostro cuore buoni propositi e desideri di fratellanza, proprio perché “diverso vuol dire bello”.
Siete invitati a lasciare un commento, e a esporre il vostro pensiero sulle tradizioni natalizie del posto dove vivere, e queste catalane, che oggi avete letto.
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