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Coronavirus: la fine dello stato d’allarme in Spagna 9 maggio 2021

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Dopo un anno dall’inizio del confinamento e dello stato d’allarme, oggi 9 maggio 2021 si riapre tutto. Il primo ministro Pedro Sánchez ha deciso di far tornare la Spagna a una nuova normalità. Considerate le vaccinazioni che si stanno svolgendo sul territorio nazionale, sono in molti ad aver già ricevuto almeno la prima dose. Ciò comporta che le fasce d’età degli ultraottantenni, dei settantenni e dei sessantenni siamo protette.

Sentivo per radio che a breve si provvederà ai cinquantenni e tra luglio e agosto toccherà ai quarantenni. Questa notte, dopo le ore 24 è cessato il coprifuoco, el toc de queda, tanti giovani si sono riversati per le strade, in spiaggia, ai parchi, pronti a radunarsi di nuovo, questa volta in maniera lecita. Molte pattuglie della polizia, dei Mossos d’Esquadra, hanno controllato l’andamento di questa nuova notte barcellonese, e continuerà a farlo ogni notte, considerato pure che i ristoranti rimarranno aperti fino alle ore 23. Si mantengono per ora le mascherine nei luoghi chiusi e aperti.

Immagino la gioia dei giovani, di questi ventenni e trentenni, ai quali la Pandemia da Covid ha tolto un anno di vita. Perché è anche di questo che stiamo parlando, della salute psichica dei giovani che hanno patito il confinamento, non tanto a livello di salute fisica, ma di quella mentale. I ragazzi hanno bisogno di radunarsi, di comunicare, di toccarsi, di ridere insieme, di bere, banchettare, ascoltare musica, ballare, di fare esperienze, e finalmente da questa notte se ne dà di nuovo la possibilità. Credo sia cominciata una nuova libertà, quella più ambìta, quella per condividere del tempo con gli altri. D’altronde noi donne e uomini siamo animali sociali e ogni tanto ne abbiamo bisogno. E allora buona nuova vita a Barcellona e in Spagna, aspettando di rivedere l’intero mondo di nuovo per strada, in sicurezza. Qui sotto vi metto il primo articolo uscito stamattina, ci sono foto che rincuorano, finestre su un nuovo presente che sembra ricongiungersi con una normalità passata, invece no, è un inizio, tutto nuovo:

https://cat.elpais.com/cat/2021/05/08/album/1620501470_738379.html

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Chiara Elia

Nasco a Roma il 18 gennaio 1980. Ho due bambini piccoli, una femmina e un maschio. Sono laureata in Sociologia indirizzo di Comunicazione e Mass Media (tesi di laurea in Sociologia della Famiglia). Ho pubblicato tre libri di poesie, due di favole e un romanzo. Vivo a Barcellona dal 2013. Parlo italiano, inglese, spagnolo e catalano. Ho studiato danza flamenca per più di dieci anni.

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